lunedì 22 dicembre 2014

Innamorarsi

Con lo smalto rosso semipermanente mi sento un gran figa.

Donne, basta così poco per renderle felici. 

Certo, se la tipa occhialuta in maxi tuta anti-stupro avesse imbracciato una zappa anziché una limetta per unghie credo mi avrebbe fatto meno male ma il risultato, omessa la totale mancanza di delicatezza della suddetta, è apprezzabile e per nulla inferiore alle aspettative.

Ovviamente il pensiero di dover dipendere da qualcun altro per toglierlo mi rende inquieta. Che io sono una di quelle donne vecchio stampo che non cede alle moine dei centri estetici e preferisce il masochismo casalingo o, a limite, la cara vecchia lametta Gilette trafugata al marito.

Siccome, poi, ho deciso di non rinunciare al proposito faiga foervah ho persino prenotato il parrucchiere. Non il solito, molto molto economico, barbuto ottantenne con un principio di Parkinson rinominato, molto affettuosamente, da me e Sisters Edward mani di sforbice ma il vecchio caro (in tutti i sensi) Peppe. L'estroso, affettuoso, bravissimo hairdresser delle star de' paese. Il responsabile della mia dipendenza da piastra.

Come se non bastasse quella morigerata vocina che mi ha spinto a fare fioretti inutili e invalidanti del tipo niente Nutella e shopping per tre mesi è andata a farsi fottere.

I fioretti non servono a una beata minchia. Così ha detto. Testuali proprio.

Voglio un par de scarpe nove. Ho aggiunto quindi io.

Ordunque il mio animo mercataro mi sta spingendo verso bancarelle piene di balocchi sfavillanti e tante, tante scarpe, che si sa, noi donne siamo millepiedi.

Reagisco così alla fine dell'anno. Mi imbelletto, rinnovo, progetto. Sono estremamente banale, forse. O magari nascondo dietro shopping, smalti, lustrini e paillettes la paura di un ennesimo fallimento.

Quel che so per certo, è che quest'anno immobile in apparenza ha provocato grandi cambiamenti interiori.

L'ho iniziato da sola, disoccupata, disperata, instabile. Lo finisco in compagnia di una me stessa rinnovata, ritrovata. Non voglio più abbandonarmi, non cerco più di essere quella che non sono. Non sono manco più come prima, sono meglio.

Mi voglio bene. Bene davvero. Diavolo, credo d'essermi innamorata di me stessa.

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