venerdì 13 febbraio 2015

L'accordo

Un vecchio adagio feisbucchiano o semplicemente vecchio adagio, dipende dalla generazione d'appartenenza, recita chi ti ama ti cerca.

Che pare una cazzata da Bacio Perugina ma non lo è. Non del tutto, almeno. Perché al di là delle menate da ti telefono o no, ti telefono no, io non cedo per prima (Giannah forevah) in amor vince chi rincorre e chi si fa acchiappare.

Funziona lo stesso col lavoro. Paragone poco romantico, I know, ma piuttosto calzante.

Oggi, per esempio, in una bagnata Roma trasteverina ho fatto l'ennesimo colloquio. Uno di quelli in cui, al contrario dei precedenti, riponevo aspettative bassissime da crollo d'autostima.

Sulla mia mail, stasera, c'è un docx con una proposta d'accordo. Nulla, in realtà, che mi faccia diventar ricca o che mi assicuri la malattia pagata, un impiego vita natural durante, i buoni pasto. Il solito basso profilo. Tanto lavoro, pochi denari, niente garanzie.

Ma è meglio di niente. Di certo è meglio che restare attaccati a un cellulare che non suona mai, come la Pausini ai tempi di Marco e prima delle lezioni di dizione finalizzate all'estirpazione dal palato della seta romagniuola. 

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