venerdì 6 febbraio 2015

Maratone colloquiali e ovulazioni ritardatarie

In america lo chiamano suit ed è una di quelle parole dalla pronuncia labile, che non sei mai certa di aver detto nel modo giusto e che non riusciresti a estrapolare da una frase di senso compiuto manco col Google Transale aperto sullo smartphone. Significa completo, vestito, tailleur. 

Il mio preferito è di List. La giacca è corta, lascia la vita scoperta e ha una martingala sul retro. Il pantalone è classico, nero, stretto sulla coscia, morbido sullo stinco e sulla caviglia.

Mi slancia e, a quanto pare, mi fa pure un bel culo. 

Lo acquistai nel negozio di via Tiburtina, era fine marzo 2007 e mancavano esattamente tre settimane alla mia laurea. La prima, la triennale. Da allora l'ho usato così tanto da usurare il girochiappa. E' perfetto per le riunioni, le occasioni formali, soprattutto per i colloqui di lavoro. Sarà per questo che negli ultimi tre giorni l'ho indossato tre volte ed ora, unto e bisunto, pregno di smog romano, pioggia e fango implora pietà sulla sedia della camera da letto.

La maratona colloquiale si è conclusa oggi ed io temo di non aver cavato un ragno dal buco. Due lavori su tre sono appetibili e stimolanti ma lontanissimi da casa e tendenzialmente mal retribuiti, l'altro è fuori discussione.

Però c'ho preso gusto. Ho praticamente imparato il curriculum a memoria e non mi trattengo più quando si tratta di parlare di soldi, orari, ora d'aria. Conosco le mie capacità, so che posso dare tanto e, sebbene io sia figlia del boom e madre della crisi, pretendo un'adeguata ricompensa per i miei sforzi e il mio know how.

Nel frattempo ovulo in vergognoso ritardo ma ho smesso di aspettarmi qualcosa dalle mie ovaie. Alzatina di spalle e giramento di palle sono due facce della stessa medaglia. Visto il culo che mi ritrovo sono piuttosto certa che mi troverò costretta, causa ciclo sballato rispetto alle previsioni, a rimandare la laparoscopia, prevista per fine mese - inizio marzo. Attendo la chiamata senza ansie, tutte le date attese prima o poi arrivano e arriverà pure questa.

Quest'approccio very zen inizia a dare i suoi frutti. Ora smatto solo in PMS, quando le rotelle del mio cervello friggono gli ingranaggi, i pensieri si accavallano e io concludo profondissime riflessioni esistenziali con un banale moriremo tutti!

Temo lo sballo da ormoni quasi quanto le zampate di Biagio sulle budella e in piena faccia di prima mattina ma da un paio di mesi cerco di ristabilire il contatto con la realtà. La mia vita non sta andando a rotoli - mi dico - sono solo un po' su/giù/su/giù di giri e quando FSH, progesterone e LH torneranno in fila per sei col resto di due io avrò la pelle più liscia, l'umore meno ballerino e le tette più mosce.

E' un mantra che consiglio a tutte le patate in ascolto. E ricordate, se non funziona c'è sempre la Nutella.

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