martedì 21 aprile 2015

Quotazioni

La situazione alle otto meno dieci si presenta grossomodo così:

ciclo non pervenuto

stipendio manco

Questi i possibili sviluppi:

domani mi arriva il ciclo e pure lo stipendio

domani non arriva ne l'uno ne l'altro

domani mi arriva il ciclo ma non lo stipendio

Triste constatazione: l'opzione tre è la più quotata.

Triste constatazione parte due: la mia vita è una merda.

Il tasteggio tette prosegue. Un tic nervoso, un riflesso incondizionato, una roba che nemmeno mi rendo più conto di fare. Me le ritrovo compresse tra i palmi mentre penso ad altro. Le persone debbono pensare che io sia davvero una tizia promiscua. Fortuna che il mo nuovo luogo di lavoro, per questioni di comodità e sopravvivenza, mi vieta tacchi, gonne corte e mise scomode ma accattivanti, sennò qualcuno potrebbe persino provarci. Magari proprio collega Enne, che secondo me una bottarella alle passere gliela darebbe volentieri.

Domani incontro Sboccaccio. Non sono affatto fiera delle mie intenzioni ma piuttosto determinata nell'imporgliele. Voglio la FIVET subito, che sei mesi così, ancora in bilico tra quello che non sono e quello che vorrei, ancora nelle mani della dea fortuna che sugli occhi nun c'ha du bende ma du' cataratte, non ce reggo proprio. Velostoaddì.

Ho appena appreso da fonti certe (sì, okkei era Google e allora? Le ricadute sono normali e poi io smetto quando voglio!) che lo stappaggio tube non è detto sia risolutivo perché al loro interno quelle piccole stronze c'hanno tante piccole ciglia che, a quanto pare, favoriscono il passaggio dell'ovo e del soldatino. Col mister muscolo sparato a cannone queste fragilissime cosine delicate potrebbero danneggiarsi e allora addio alle armi, ai soldati, agli incontri amorosi. Addio ai miei sogni.

Indosso spesso panni che non m'apparteranno probabilmente mai. Quelli di chi, ignaro della propria fortuna, si gode la normalità. Qualche tentativo, qualche giorno di ritardo, un test positivo, l'annuncio, la gioia. Mi fermo, incuriosita, a pensare chissà cosa si prova, chissà che sapore ha la felicità.

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