giovedì 7 maggio 2015

...ancora ne odora la silvestre via

La cosa che più mi mancherà saranno i tuoi auguri per il mio compleanno. Al telefono la tua voce non cambiava il timbro e io, nota per i miei silenzi interpretativi alla cornetta, ti riconoscevo sempre, anche prima che le rubriche digitali mi dessero un aiuto, salvandomi da imbarazzi.

Le persone buone non dovrebbero soffrire. Quantomeno non per andarsene. Il loro passaggio dovrebbe essere leggero, sereno, privo di dolore. Il tuo, purtroppo, non lo è stato ma ancor più che concentrarmi su questa enorme ingiustizia universale oggi mi va di pensarti come eri, come sei stata, a dirla tutta, fino all'ultimo giorno.

Mi va di pensare all'ombretto celeste e al rossetto rosso. Alle infradito con pietre e strass e alle collane. Mi va di pensarti giovane, mora e bellissima con quegli occi grandi, verdi, così simili ai miei.

La verità è che fatico a non pensarti viva, a dirti addio. Un po' come se questa realtà non mi appartenesse.
Non ancora.

Un paio di mesi fa mi hai regalato un maglione bianco.

Questo ti sta bene, provalo 

Lo indosserò, ogni volta, pensandoti con affetto filiale, spontaneo, sincero.

Un sentimento che hai guadagnato, in questi 30 anni, con  la tua dolcezza e sensibilità. Da persona semplice e, per questo, immensamente ricca.

Ciao, zia Milena.

Il carro oltrepassò d'erbe ripieno, e ancora ne odora la silvestre via; fa anche tu come quel carro lascia buona memoria di te anima mia

Nessun commento:

Posta un commento