venerdì 26 giugno 2015

Il risparmio intelligente

Nei detti delle nonne risiede spesso la saggezza, si sa.

La mia, per esempio, usava dire che chi poco spende, assai spende ovvero che chi risparmia acquistando un oggetto di poco valore si vede poi costretto a sostituirlo doppiando la spesa perché la qualità e la durevolezza sono fattori indissolubilmente legati al costo.

Non ho mai sposato questa filosofia, anzi. Vittima di mode passeggere e conseguenti gusti ballerini ho sempre preferito spendere poco, comprare male e sostituire un oggetto, che comunque non mi sarebbe più piaciuto l'anno successivo, con un altro.

Mi è anche capitato di pensare che mia nonna non ha vissuto la grande crisi ma ha vissuto il dopoguerra. E che una volta non si era schiavi del consumismo sfrenato e se ti ripresentavi a scuola a settembre con le scarpe dell'anno prima a nessuno veniva in mente di farti passare per emerginato sociale.

Esitono, tuttavia, delle eccezioni di fronte alle quali, di malavoglia, devo arrendermi e metter mano al portafoglio per evitare di spendere assai dopo aver speso poco.

I trucchi, in primis.

Ricorderete il costosissimo rimmel l'Oreal che ho acquistato a fine anno in una piccola profumeria dell'Eur. E ricorderete pure quello, della stessa marca ma di diverso tipo, comprato per 5 euro in una bancarella di Termini.

Bene. Il primo ancora dura. Sudore, lacrime e morte non intaccano la perfezione, la curvatura e la definizione delle mia ciglia. Il secondo, messo per la prima volta oggi, ha gettato le armi dopo solo 4h di sudorazione mista a smog romano e m'ha lasciato con l'occhio da merluzzo impanato.

La categoria dei cosmetici comprende anche un altro oggetto di uso comune per cui non dovete badare (troppo) alle spese: lo smalto.

E' sufficiente spendere una media di 3 euro da Kiko per assicurarsi unghie lucide e manicure perfetta per 4 giorni. Se, però, cederete alla tentazione dei negozietti tutto a 1€, il vostro blu notte (opaco, tra l'altro) non reggerà manco la serata lasciandovi con lo sbecco da cartomante.

Mai, inoltre, risparmiare sulla tecnologia. A favore della mia consistente spesa per l'ormai famigerato HP, la sua terza resurrezione. E' bastato pulire la ventola dai peli canini per renderlo nuovamente snello, veloce, poco rumoroso. Manco si scalda più. Ha subito il terzo cambio di sistema operativo e carica agilmente persino Office 2013.

Infine  il cibo. Che sembra un'ovvietà ma non lo è. Odori, sapori, colori, consistenza e last but not least valori nutrizionali cambiano molto a seconda del costo. Del resto non si può pensare bene, amare bene, dormire bene, se prima non s'è mangiato bene.

E già che ci siete fate pure l'amore bene. Che è gratis.

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