mercoledì 8 luglio 2015

La buona scusa

Il combo bafagna romana - protesta dei macchinisti Atac mina l'autorità del mio regime. Queste ignobili condizioni non si addicono ad una Princess. Il Fronte Rivoluzionario, capitanato dall'Umile Servo Intelligente, potrebbe insorgere mentre io sono intenta a difendermi dai colpi d'ascella inferti senza pietà sui vagoni sudici e puzzolenti della metro B.

Ormai da giorni i treni passano ogni 20 minuti e durante le attese infinite consumo pacchi di fazzoletti di carta. Tampono fronte, collo e incavo tette senza sosta. Che manco mi' nonna bonanima, quantomeno lei aveva il buon gusto di usare cotone a fiorellini rosa.

Arrivata a destinazione mi fiondo in ufficio sperando che la mia responsabile, colta da buon senso, abbia rinunciato ai suoi intenti pseudo salutisti che prevedono astinenza puritana dall'aria condizionata e l'abbia impostata alla massima potenza, col rischio di fottere l'impianto elettrico di tutti i palazzi del potere.


Nessuno esce immune dalla caligola. Stamane per sventolarmi con un cartoncino ho fatto cadere a terra la scatoletta di Mentos di collega Enne, la disapora delle caramelle non ha risparmiato nemmeno un centimetro quadro del nostro ufficio, si sono sparse in anfratti sconosciuti e continuano a ricicciare fuori, come le patate.

Lei, in compenso, ha combinato un disreto casino su una lavoro che avevo iniziato io ieri e che mi era valso 100 punti fedeltà sulla tessera autostima.

Collega Effe, da qui in poi Mr. Cospirazione ha acquistato il terzo paio di scarpe in una settimana. Informazione di per se poco interessante se non fosse che le scarpe sono queste:



Sul suo conto, come se non bastasse, iniziano a circolare strane voci. Tipo che usa i tacchi interscarpa, si tinge i capelli e non preme, se non costretto da estrema necessità, il pulsante dell'ascensore perché ricettacolo di germi.

A pensarci bene, forse, il caldo con le nostre goffagini, errori e stranezze non c'entra una mazza. Però, checevoletefa', abbiamo sempre bisogno di una buona scusa.


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