lunedì 24 agosto 2015

Ne resterà soltanto uno. E sarai tu.

Oh donne infertili,
oh voi bramanti d'ormone,
oh nemiche del Lines

in verità in verità vi dico,

che laggente figlia. Alla stregua de un roditore co' la lussuria
che la percentuale de appanzate in età fertile cresce vertiginosamente
che il fiorente seme della vita becca tutte, ma proprio tutte.

Tranne te, tranne te, tranne teeeee.

Sì, Fabri Fibra ce l'aveva con noi.

Uno pensa di averci fatto l'abitudine alle liete notizie dell'altri. E invece no. Sono colpi allo stomaco. Invidie acide da mandar giù col Gaviscon advanced. Robe che rovinano la giornata, pure la settimana. Tarli che  magnano i pochi neuroni rimasti vivi dopo le pere d'ormoni, la passera in mostra, le seghe negli sgabuzzini delle cliniche, i Cleenex bagnati di trucco e sale.

Il giochino del relativismo non funziona più. Non dopo tre anni, tondi tondi, di imprecazioni e speranze buttate a mare. La corazza traballa, tentenna, certe volte persino cade con un tonfo sordo e pesante. Pestandovi i piedi e la dignità.

E come se non aveste imparato la lezione permeate il vostro intero vissuto di negatività e cupezza. Il nero torna ad essere dominante nelle vostre giornate. Il nero lo vedete nel rosso del sangue che non volete ma che torna sempre, indifferente alle preghiere che manco gli fate più, beffardo, testardo. Stronzo.

Ma la bandiera bianca quella no, non la issate. Non ancora. Non è finita fino a che non è finita.

Un giorno questo vuoto sarà riempito, un giorno quest'inadeguatezza sarà forza. Un giorno sarete invincibili.
Un giorno Highander ve farà 'na pippa.

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