giovedì 3 settembre 2015

Il Plank e il cardio (mancato)

La mia nuova fissa si chiama Plank ed è un'esercizio che, come molti altri, promette pancia piatta in quattro settimane. Minimo sforzo, massima resa.

Faccia in giù, ventre in su, gomiti a terra, equilibrio sulle punte dei piedi.
'nsomma sta cosa qua:



Si inizia con pochi secondi e si arriva a manternere la posizione per qualche minuto.

Completamente dimentica di essere parte e causa di un rapporto conflittuale con lo sport e digiuna di qualsivoglia nozione ginnica ho deciso di associare al Plank sessioni di addominali alti, bassi, laterali, squat e cyclette. Ero convinta che un solo esercizio non sarebbe bastato a combattere la panza botticelliana.

I primi giorni è andato tutto liscio. Ho creduto, persino, di avere un corpo atletico e reattivo. Poi l'acido lattico s'è svejato e ha invaso impuntemente ogni fibra del mio corpo rendendomi difficoltosa la camminata, la seduta, la tosse, la risata, lo starnuto.

Parevo 'na mummia.

Siccome però la raccomandazione, piuttosto scontata in realtà, delle fanatiche del Plank era di non saltare neppure un giorno di allenamento ho deciso di non cedere alle lusinghe della pigrizia e alla paura di fare la fine di Lisa Fusco e, impavida e determinata, ho proseguito avendo cura di eliminare qualche sessione di addominali di troppo e i canonici 20 minuti di cyclette.

Fiera dei miei modesti successi ho raccontato le mie peripezie sportive a Mr. Cospirazione che frequenta la palestra con assiduità due volte la settimana e segue un rigoroso piano di manetenimento fisico e potenziamento muscolare.

Ho così scoperto che l'addominale stimolato sotto uno strato di adipe non solo non serve a un piffero ma, a livello estetico, risulta addirittura dannoso perché accentua la forma circolare della panza.

Piuttosto converebbe andare a correre o, in generale, fario cardio.

Gasata dai piccoli risultati che, comunque, grazie a un'attività fisica moderata e incompleta ma costante ho raggiunto, avevo quasi deciso di accogliere il consiglio del collega e alternare o intergrare al Plank qualche esercizio aereobico o la corsa.

Poi però mi sono resa conto che la mia lista di buoni propositi non prevedeva anche un'incremento delle attività ginniche e che, tutto sommato, preferisco farmi gli impacchi di pappa reale sui capelli.

Sono certa che la mia antenata Sissi capirà.

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